Un'indagine durata trent'anni ha confermato che la dieta
mediterranea è in crisi. Si parla addirittura che rischi di
scomparire. Anche nel sud Europa.
La dieta mediterranea è sempre stata riconosciuta come una delle più
salutari del mondo, un modo di cibarsi semplice, basato sul consumo
di alimenti delle terre del Mediterraneo: puro olio di oliva, frutta
fresca, legumi, cereali, ortaggi, pesce e vino rosso. Un cibo che
nel sud Europa, in particolare in Italia contraddistingueva la
cucina fino agli anni Settanta. Questo tipo di cucina è molto
antica: comparve come cibo di tutti i giorni già nella Bibbia.
Oggi questo modo salutare di nutrirsi sta scomparendo: le persone,
soprattutto giovani, preferiscono recarsi nei fast food o mangiare
alla spicciolata merendine industriali. Il consumo di cibi
contenenti grassi animali va aumentando sempre di più con un
conseguente aumento dei disturbi cardiovascolari e delle patologie
tumorali.
L'indagine è stata fatta dal Seven countries study, studio
internazionale che ha confrontato per 30 anni le abitudini
alimentari di 7 nazioni: Olanda, Grecia, Italia, Finlandia, Stati
Uniti, Giappone ed ex Jugoslavia.
Lo studio ha dimostrato che la dieta mediterranea non è più una
consuetudine, anzi, sta scomparendo. E con essa un metodo di
alimentarsi validissimo per prevenire malattie cardiovascolari e
alcune forme tumorali.
Lo studio fu ulteriormente approfondito coinvolgendo 12 mila persone
tra i 40 e 59 anni di sette diverse nazioni, residenti in
agglomerati urbani e zone agricole. Le conclusioni provarono che tra
le aree geografiche rurali oggetto dell'indagine, in quelle non
mediterranee i decessi per malattie cardiovascolari risultavano
ampiamente raddoppiati rispetto alle zone meridionali. Le zone
migliori furono decretate: le isole di Creta e Corfù in Grecia; il
paesino emiliano di Crevalcore; il paesino marchigiano di
Montegiorgio; il piccolo paesino calabrese di Nicotera e la Dalmazia
jugoslava.
Il verdetto
finale ha definito Isole felici per antonomasia Creta e Nicotera, i
due luoghi al mondo in cui il modo di alimentarsi si avvicina
maggiormente alla dieta mediterranea.
Secondo gli studiosi però si tratta di una dieta di stile
mediterraneo, ovvero, un regime alimentare rispettoso di un indice
internazionale di riferimento chiamato "indice di adeguatezza
mediterraneo".
L'indice in questione, che porta il nome di Iam, divide la
percentuale dell'energia fornita dai cibi di una dieta tipicamente
mediterranea, con cereali, ortaggi e legumi, per la percentuale
dell'energia fornita da alimenti come carne, latte, formaggi, uova,
bevande zuccherine.
Perché si possa definirla dieta mediterranea e quindi salutare, il
valore medio deve essere 7,5.
Pagina tratta
dal quotidiano tecnologico e scientifico "ECplanet" (www.ecplanet.com). |